Terra Madre
Il ciclo terra madre prosegue nella stessa poetica del ciclo natura, guardando al paesaggio come fonte di sostentamento. I soggetti sono i campi coltivati, le marcite, le risaie, il territorio segnato dal lavoro agricolo, gli orizzonti di alberi o coltivazioni. Utilizzo il pennello non per stendere il colore ma per creare texture che alludono al naturale. I colori sono limitati alle tonalità delle terre.
“Quando con Tarkovskij ci muovevamo per l’Italia in cerca di immagini che servissero al film che doveva girare, era già autunno e gli alberi erano carichi di foglie gialle che ogni tanto il vento ci faceva cadere addosso e noi le raccoglievamo meravigliati per i colori. Diverse volte ho notato che lui stava tutto solo a guardare i campi appena arati. È successo in Puglia appena fuori Lecce e molte volte non lontano da Pienza, la città toscana costruita da un unico architetto. Un pomeriggio mi sono avvicinato e gli ho chiesto: “Come mai, Andreij, guardi sempre i campi di terra arata?” Mi ha sorriso prima di rispondere: “La terra arata è uguale da tutte le parti. Ecco perché mi sembra di risentirmi a casa mia, in Russia”
Polvere di sole
Tonino Guerra
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